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Employer branding ed emergenza NEET

Nel post del 24 maggio riportavamo un’istantanea del mondo del lavoro, caratterizzato da un forte disallineamento tra domanda e offerta post pandemia ed il fenomeno della cosiddetta Great Resignation. 

 

Cosa emerge di nuovo? Continua la fuga dalle imprese, ma i dati Inps dimostrano che il 60% si ricolloca entro tre mesi. 

Nel 2021 c’è stato un aumento significativo delle dimissioni dal rapporto di lavoro, ma i ricercatori Inps non sono in allarme perché questo è un chiaro segnale della riattivazione dei flussi del mercato del lavoro. 

Si affinano però le strategie per attirare nuovi talenti con regole precise per un efficace employer branding. 

 

Ma perché lasciare il posto di lavoro? Per il 61% degli intervistati, la ricerca di un’occupazione è legata allo stipendio più alto. Eppure questa non è l’unica motivazione e le tematiche al centro dell’attenzione sono quelle della crescita professionale (per il 65% dei casi) e della riqualificazione e aggiornamento delle competenze (per l’80%).

 

Cosa può offrire un datore di lavoro al lavoratore? Gli elementi che aiutano a costruire l’immagine di un’azienda come great place to work sono:

  • un’atmosfera di lavoro piacevole
  • giusto equilibrio tra vita privata e lavorativa
  • retribuzione e benefit
  • sicurezza del posto di lavoro
  • carriera

Di seguito un grafico con le altre opzioni:

 

(Foto by Report Randstad Employer Brand Research 2022)

 

9 lavoratori su 10 sono pronti a cambiare lavoro se gli venisse offerto un ruolo in un’azienda con un’eccellente reputazione. Da qui diventa fondamentale per le aziende farsi conoscere e rendere nota la propria politica aziendale, così come i valori, con proposte di qualità che attraggano personale. E ancora, strategico diventa cercare di coinvolgere e fidelizzare maggiormente le persone che già lavorano in azienda in modo tale che non se ne vadano.

 

Poi c’è un’altra emergenza, quella dei NEET (Not in Education, Employment or Training), ovvero quei giovani fino ai 29 anni che non studiano, non lavorano e che in alcuni casi hanno smesso di cercare lavoro. 

Sotto accusa un sistema che non connette scuola ed imprese, non valorizzando il capitale umano. Rispetto al modello tedesco, in Italia solo nel 40% dei casi c’è interazione fra scuole ed imprese. In Germania, appunto, valorizzano le esperienze degli studenti in azienda con tirocini, apprendistato. 

L’assenza di esperienza e l’impossibilità di accrescere l’esperienza sul lavoro costringono a passare continuamente e troppo velocemente da un posto all’altro, così che si possano acquisire solo le competenze generali e non quelle specifiche per svolgere al meglio il mestiere per cui si ha studiato. 

 

 

Anche avere a disposizione più incentivi spingerebbe sia le aziende che le scuole ad investire risorse e tempo nei processi formativi e metterebbe a disposizione profili più competenti. 

 

Un altro trend è quello tecnologico ed il forte impulso alla digitalizzazione per cui le aziende ricercano sempre più profili con competenze digitali avanzate. La formazione, anche quella offerta in azienda, diventa attraente e può fare la differenza. Il 52% valuta e richiede la possibilità di aumentare le proprie competenze con formazione di qualità.

 

Regione Lombardia punta ad implementare la rete di servizi che unisce la formazione ai servizi al lavoro. La sede di Albino di Mestieri Lombardia si orienta verso questa direzione. Offriamo in #sinergia agli enti di formazione del territorio un vasto catalogo di opportunità formative grazie al sistema dotale #GOL.

 

Se sei un giovane alla ricerca di lavoro puoi chiedere appuntamento presso il nostro sportello. Riceviamo ad Albino (via Provinciale 24/C), ma anche presso lo Sportello Lavoro di Clusone (Palazzina Rossa, Piazza Sant'Anna - entrata in Via Matteotti 11 (3° piano), di Ranica (via passaggio Sciopero di Ranica, 1909,24020 - presso la Saletta Linkiostro adiacente alla Biblioteca Comunale di Ranica) e presso il Comune di Alzano Lombardo (via Mazzini 69). Ti aiutiamo nella redazione del cv e della lettera di presentazione, ti supportiamo nella ricerca attiva di lavoro, presentiamo i progetti che seguiamo, valutiamo insieme i percorsi dotali a disposizione e la formazione più in linea con i tuoi interessi. 

 

Per le aziende, attiviamo percorsi di tirocinio, inserimento categorie protette, svantaggiati ai sensi della legge 381/91 e portiamo avanti attività di recruitment sulla base del bisogno aziendale, pubblicando annunci sui nostri canali social in base alla job description rilevata.

 

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